Nei giorni scorsi ho ritenuto opportuno portare all’attenzione della Giunta l’annoso problema dei danni causati all’agricoltura dal proliferare incontrollato delle nutrie sul territorio lombardo; una questione che affligge in particolare la provincia mantovana e su cui le associazioni agricole hanno più volte richiesto interventi.
Insieme ai colleghi del PD ho sollecitato la Giunta regionale su questo grave problema, per tutelare il comparto agricolo, ma non solo. Non basta, infatti, l’approvazione di una legge regionale per risolvere il problema dei danni causati in agricoltura dalla fauna selvatica: se le leggi non sono accompagnate da strumenti e risorse, rimangono semplici dichiarazioni di intenti prive di efficacia.
La L.R. 4 dicembre 2014, n. 32 “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 7 ottobre 2002, n. 20 (Contenimento della nutria (Myocastor coypus)” adottata dalla Regione Lombardia per il contenimento della specie, prevede l’approvazione entro il mese di marzo di un piano regionale triennale da attuarsi per il tramite delle province. Ma il piano regionale 2018-2020 (che doveva essere adottato entro questo marzo) non è ancora stato approvato. Inoltre, le risorse regionali previste a bilancio per l’anno in corso risultano sin d’ora insufficienti: 200.000 euro complessivi per le attività di controllo veterinario e coordinamento dei piani veterinari regionali.
La proliferazione della nutria nel nostro territorio rappresenta una vera e propria emergenza per l’agricoltura e per l’ambiente. Per questo, ho sollecitato l’adozione degli strumenti mancanti e lo stanziamento delle opportune risorse regionali al fine di poter dare attuazione alle leggi regionali in vigore, che altrimenti rimarrebbero disattese”.