Ho incontrato le realtà industriali e logistiche che operano nel polo di Valdaro, in occasione di un interessante incontro promosso da Propeller Club Mantua, in cui abbiamo analizzato di cosa hanno bisogno il porto e il polo in generale per poter decollare e produrre ancora più posti di lavoro..
Il polo logistico di Valdaro è una delle più forti potenzialità – solo parzialmente espresse – della nostra provincia e merita massima attenzione e interventi per potersi sviluppare e produrre economia.
Si parla tanto di crisi occupazionale e la nostra città conosce bene la sofferenza sotto questo aspetto. Qui c’è una realtà che vede più di 60 società insediate con oltre 800 dipendenti in totale e grandi potenzialità di sviluppo che potrebbero portare altre aziende a investire sul nostro territorio, creando posti di lavoro.
I numeri sono chiari. Tra il 2016 e il 2017 il totale del Navigazione Interna effettuata nel Sistema Portuale Mantovano passa da 236.000 a 383.500 tonnellate con un incremento di circa 60%, grazie allo sviluppo del trasporto via canale, che ha consentito e al trasferimento su acqua dei carichi eccezionali, sollevando così la rete stradale e creando importanti benefici sull’ambiente. La sola Navigazione Interna ha ridotto di circa 20.000 camion il traffico stradale nel 2017.
Le premesse per potenziare le relazioni via acqua con i porti di Venezia e Chioggia, quindi, sono molto interessanti.
La Regione deve accorgersene e decidere. Dal 2014 (da quando ha ripreso la governance sul porto di Valdaro) invece, Regione Lombardia è immobile e non ha nemmeno definito un contratto che regoli le competenze della Provincia in quest’ambito. La governance del porto deve essere locale. La soluzione migliore è quella di creare una società pubblico-privata e di restituire la gestione amministrativa alla Provincia, che ha l’attenzione e le competenze per poterne promuovere un pieno sviluppo.
Ci auguriamo che la Giunta Fontana prenda in mano al più presto la questione. A questo scopo chiedo ai colleghi consiglieri regionali Cappellari e Fiasconaro di fare fronte comune, al di là del colore politico, e portare insieme questa richiesta come priorità alla Giunta regionale, per il bene del nostro territorio.
Da rivedere, poi, il rapporto con Rfi per quanto riguarda la parte del polo logistico su ferrovia. Anche in questo comparto del polo logistico ci sono potenzialità: lo scorso anno sono state trasportate oltre 212.000 tonnellate di merci realizzando circa 150 treni che, sommati a quelli degli altri grandi utenti come Versalis e IE,S arrivano a oltre 500 treni; un contributo importante al trasporto sostenibile. Per migliorare questi numeri, però vanno rivisti, per esempio, gli orari di apertura della stazione di Frassine, che limitano lo sviluppo di nuovi traffici.
Un altro punto da non sottovalutare è, poi, il dialogo con la Regione Veneto, anche questo pressoché azzerato da anni da parte della Lombardia, nonostante le due amministrazioni regionali siano addirittura dello stesso segno politico.
Valdaro deve diventare a tutti gli effetti il retro-porto di Venezia e, a tal fine, sarebbe utile coinvolgere l’azienda di gestione del porto veneziano nella governance di Valdaro. Fondamentale, poi, attivare un dialogo con il Veneto per l’innalzamento dei ponti sul Po nel suo territorio che, attualmente, impediscono il passaggio delle navi di quinta categoria. Al tavolo Stato-Regioni, dove si stanno discutendo le deleghe per le Regioni, andrebbero valutate e ragionate politiche interregionali perché ha poco senso programmare entro i confini regionali.