COMUNICATO STAMPA

Mantova, 9 marzo 2019

Intervenire sulla governance di Trenord, avviando una gara europea per la gestione e garantendo fondi adeguati. E’ questa la proposta al centro della riflessione sullo stato di emergenza del sistema ferroviario lombardo e, in particolare, nella provincia mantovana, di cui si è discusso questa mattina nell’aula magna dell’istituto Isabella d’Este nell’evento “La locomotiva: che fine farà il sistema ferroviario?”, organizzato dalla consigliera regionale del Partito Democratico Antonella Forattini.

Insieme a Forattini, il Sindaco di Mantova Mattia Palazzi, i consiglieri regionali PD in Commissione Infrastrutture Pietro Bussolati e Matteo Piloni e i rappresentanti delle associazioni dei pendolari Giada Casoni e Franco Aggio.

“Il sistema, nel suo complesso, non sta funzionando – ha detto Antonella Forattini – Se è vero che le medie città possono avere un ruolo chiave nel fungere da traino per la crescita del paese, Mantova è particolarmente penalizzata: serve un collegamento veloce con Milano, che nell’attuale stato delle linee ferroviarie, è impossibile. Con Rfi stiamo insistendo sulla necessità di aumentare i finanziamenti, che per un territorio di confine come il nostro sono fondamentali. Al centro di tutto, però, c’è la questione della governance di Trenord che, così, com’è non funziona. Vogliamo una gara europea per attrarre partner di spessore che possano investire nell’ammodernamento e nell’efficienza del servizio. Bisogna, inoltre, dialogare con le altre regioni per trovare accordi di sistema. La responsabilità dell’attuale grave situazione è chiara: il centrodestra governa in Lombardia da vent’anni. Non c’è una visione di prospettiva, un’idea su cosa succederà nei prossimi anni”.

Forattini ha condiviso la proposta del Sindaco Palazzi di coinvolgere i consigli comunali affinchè Regione indica una gara europea per la gestione di Trenord, in modo da responsabilizzare tutte le parti politiche e chiarire il pensiero di ciascuna in modo esplicito davanti ai cittadini.

L’incontro di stamattina è stato anche l’occasione per fare il punto sul piano emergenziale di Trenord entrato in vigore in dicembre, con il quale molte corse sono state sostituite da bus. Come riferito anche dai comitati dei pendolari, la puntualità è migliorata ma si tratta di una falsa buona notizia: infatti, i viaggiatori sulle linee con bus sono diminuiti del 60%; i pendolari sono stati, infatti, costretti ad arrangiarsi per sopperire alla scarsa efficienza del servizio.

“E’ chiaro il fallimento. – ha proseguito Forattini – Vogliamo garanzie e investimenti. Non si tratta solo di un tema di mobilità e servizi al cittadino, ma anche di trasporto sostenibile, ambiente e qualità dell’aria. Per questo dovrebbe essere di interesse prioritario. Siamo preoccupati per la miopia di Regione Lombardia, su cui pesano anche i tagli del governo. Ricordiamo che, se da una parte il raddoppio della Mantova-Piadena è stato confermato grazie anche all’impegno del PD in Parlamento, dall’altra ci sono 52 milioni di euro per il trasporto pubblico lombardo ancora bloccati. Servono garanzie e investimenti”.