Ho accolto l’invito della Fondazione Carlo Caracci Onlus di Gazzuolo a festeggiare insieme il centenario.
E’ stata l’occasione per parlare più approfonditamente di nuove politiche rivolte agli anziani non autosufficienti, di cui l’Italia ha assoluto bisogno.
La buona notizia è che il precedente Governo Draghi ha messo in piedi e approvato a inizio ottobre lo Schema di Disegno di Legge che, dopo gli ulteriori passaggi autorizzativi e attuativi, andrà a realizzare una riforma in materia.
Un documento in attuazione delle misure del Pnrr che devono colmare un profondo vuoto normativo. E’ l’opportunità di parlare di assistenza agli anziani non autosufficienti con termini nuovi e più adeguati alle necessità attuali, intese sia nel supporto alle famiglie che si incaricano della cura a livello domiciliare che nel miglioramento dei servizi delle strutture residenziali.
Se sul primo punto, quello dell’assistenza domiciliare, vengono introdotte importanti novità soprattutto sul tema dei caregiver e del loro riconoscimento, è sul piano delle residenze per anziani che si dovrà ancora lavorare intensamente attraverso i Decreti Legislativi.
E’ necessario ascoltare le richieste dei gestori delle Rsa che evocano il rischio di chiusura delle strutture travolte dal Covid, prima, e dai rincari, poi. La sostenibilità dovrà essere il tema centrale.
Sostenibilità strettamente legata alla qualità delle prestazioni, che richiede innanzitutto un aiuto immediato per superare l’emergenza. Ma anche una riflessione più ampia per fare in modo di raggiungere nel medio e nel lungo periodo una situazione “accettabile”, dove alle famiglie non vengano scaricate rette sempre più onerose.
Su questo aspetto, la legge delega e i decreti attuativi potranno essere migliorati, definendo come e con quali risorse lo Stato potrà sostenere la rete residenziale, comunque insufficiente, legandola al pieno recepimento dei LEA.