Il film è sempre lo stesso, e il finale è ugualmente disarmante.
A ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, pur avendo avuto a disposizione mesi per porre rimedio, il Ministro dell’Istruzione Valditara non solo non ha risolto la situazione degli insegnanti precari, ma l’ha addirittura aggravata.
La vicenda della docente mantovana vincitrice del concorso 2020, che per protesta si è cancellata dalle graduatorie provinciali dopo essersi vista sorpassare anche dagli idonei dell’ultimo concorso 2023, è esemplare delle deformazioni e delle ingiustizie che l’incapacità del Governo di gestire la situazione genera, penalizzando centinaia di docenti e la progettualità didattica.
Presenteremo un’interrogazione sulla base delle osservazioni che a marzo avevamo già mosso al Governo. Durante l’esame del decreto PNRR, avevamo rimarcato la necessità di utilizzare per le assunzioni anche le graduatorie del 2020, ma il Ministro e la maggioranza non ci hanno ascoltati, affossando così le legittime aspettative di chi ha affrontato e superato tutti i passaggi del concorso 2020.
È rimasta inascoltata anche la nostra richiesta di coprire le cattedre dei pensionamenti. Il rischio è che per il prossimo anno scolastico i posti vacanti siano coperti da docenti precari, ignorando ogni esigenza di continuità didattica.