Con oltre 800.000 mila aziende in Italia, l’agricoltura contadina non va considerata una realtà di nicchia bensì un modello diffuso, radicato nella tradizione e nell’identità stessa dell’agricoltura italiana. L’ho ribadito con forza durante il convegno “Salviamo l’agricoltura contadina”, organizzato dal Consorzio Agrituristico Mantovano in Fiera Millenaria.
Proprio per favorirne l’inserimento in un preciso quadro normativo, nella scorsa legislatura il Partito Democratico ha presentato un progetto di legge per la tutela dell’agricoltura contadina, che si innesta nel solco delle Dichiarazione dei Diritti dei Contadini e dei Lavoratori in Aree Rurali approvata dall’Onu nel 2018.
La custodia della Terra, il presidio della biodiversità ambientale, il contrasto allo spopolamento sono obiettivi che dobbiamo darci non solo per le aree interne ma anche per tutte le zone caratterizzate dalla presenza di realtà a conduzione familiare, che costituiscono un patrimonio economico e culturale consistente e prezioso.
Un modello di agricoltura che può rappresentare un’opportunità imprenditoriale per i giovani, per evitare fenomeni di spopolamento di aree a rischio e per valorizzare nuovi modelli di economia sostenibile.
A questa finalità vanno destinate risorse dedicate all’interno del PSR e, a monte, va potenziata la collaborazione tra Comuni e Regione, affinché venga realizzato un censimento delle aree agricole abbandonate: definire la consistenza di questo patrimonio è il primo passo da compiere per trasformarlo in risorsa.