È indirizzata alla premier Meloni e ai Ministri del lavoro Calderone, dell’economia Giorgetti e delle imprese Urso l’interrogazione che ho firmato sul destino degli impianti chimici Eni Versalis alla luce del piano industriale presentato dal management, che prevede chiusure di siti produttivi e investimenti per riconversioni non meglio argomentate.

I parlamentari PD della Commissione Lavoro, promotori dell’interrogazione, abbracciano le preoccupazioni dei sindacati, rispetto ad azioni che non rappresentano la strategia industriale più confacente a tutelare gli interessi non solo delle migliaia di lavoratori coinvolti, ma anche dell’intera filiera chimica del paese.

L’annunciata chiusura e riconversione del sito di Priolo “avrà delle certe ripercussioni sullo stabilimento di Mantova, essendo i due stabilimenti strettamente interconnessi nella produzione di polistirolo” si legge nell’interrogazione, “a risentire rispetto ai livelli di produzione dello stabilimento mantovano potrebbe essere il vicino centro di ricerca che occupa 200 addetti”.

Da qui le richieste urgenti al Governo: ai Ministri chiediamo quali iniziative intendano intraprendere per tutelare i livelli occupazionali e preservare un settore strategico nazionale, che evidentemente non può dipendere solo e unicamente dalle dinamiche del mercato e se non ritengano prioritario rispondere alle richieste di incontro delle organizzazioni sindacali.