La manovra economica accentua l’orientamento del Governo a impoverire i servizi pubblici, sanità in primis, e rivela una mancanza di coraggio, visione e di programmazione nei settori strategici, a partire dall’industria, agricoltura, università e ricerca.

Ricorre a tagli lineari anziché a una revisione della spesa pubblica, e prolunga bonus e detrazioni a favore di categorie che in realtà non ne hanno bisogno. Introduce benefici condivisibili, come il taglio al cuneo fiscale, che però saranno erosi dall’aumento dei costi per le spese sui servizi essenziali, a partire da quelli sanitari ed energetici.

Anche l’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani (OCPI) ha espresso preoccupazioni riguardo alle coperture finanziarie, stigmatizzandone la natura temporanea o una tantum.

Nel sofferto percorso di approvazione, le opposizioni non hanno avuto voce, silenziate da una maggioranza arrogante e priva di cultura democratica, che anche sulla legge di bilancio ha imposto la fiducia per evitare l’esercizio provvisorio.

Dopo un lungo pressing, in Commissione Bilancio il Partito Democratico ha ottenuto il via libera alle risorse per l’introduzione dello psicologo a scuola, l’aumento delle risorse per il Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza domestica, il raddoppio delle assunzioni degli ispettori del lavoro, per cercare di aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro, e la stabilizzazione dei lavoratori precari del CNR.

È stato approvato e porta anche la mia firma l’ordine del giorno della maggioranza per lo stanziamento di risorse a favore della Casa del Sole, che da sempre svolge un servizio preziosissimo e a maggior ragione dopo i recenti investimenti su servizi e strutture dedicate alle persone con disabilità gravi e gravissime.

Il Governo non ha invece approvato il mio ordine del giorno finalizzato a identificare nuove aree interne e a stanziare, nei comuni di tali aree, ulteriori risorse destinate al taglio del carico fiscale, agevolando imprese e famiglie agricole.

In chiave territoriale, l’iniziativa andava incontro alle richieste che oggi alcuni territori della nostra provincia stanno avanzando nei confronti di Regione Lombardia, penso al Consorzio Oltrepò mantovano ma anche all’area dell’Oglio Po Chiese.

Il Governo dimostra di non avere consapevolezza del fatto che oggi anche in pianura molte aree presentano gli indicatori di un’area interna: mancanza di infrastrutture, forti cali demografici, carenza di servizi essenziali.

Ascolta il mio intervento alla Camera