Il carcere di Mantova ha un’eccellente organizzazione ma deve fare i conti con il sovraffollamento e il deficit di organico. È quanto ha evidenziato la parlamentare PD e componente della Commissione Giustizia Debora Serracchiani al termine della visita alla Casa Circondariale di Mantova.
“È una realtà nella quale è evidente il lavoro della direttrice e degli operatori finalizzato all’umanizzazione del carcere” ha evidenziato Serracchiani, accompagnata dalla parlamentare mantovana Antonella Forattini, “come tutti gli istituti penitenziari italiani soffre tuttavia di sovraffollamento, con 145 detenuti, a fronte di una carenza di organico importante”.
Gli agenti penitenziari sono infatti meno di 60, ma ne servirebbero 80. “È stato fatto un importante lavoro di recupero e riqualificazione degli spazi, come la cucina e gli ambienti per la socializzazione, a dimostrazione del fatto che il principio costituzionale del fine educativo della pena qui è compreso e attuato” ha sottolineato Serracchiani, annunciando, unitamente a Forattini, l’impegno a sollecitare il Ministero affinché assicuri le risorse necessarie per il rifacimento dei servizi igienici nelle celle, che necessitano di essere adeguati.
“La casa circondariale di Mantova rappresenta un esempio positivo su come devono essere trattati i detenuti affinché abbiano la possibilità di riabilitarsi” commenta Antonella Forattini “nonostante la scarsità di risorse, sono stati realizzati interventi di miglioramento degli ambienti, con il coinvolgimento e la collaborazione dei detenuti e grazie all’approccio umano e alla professionalità della direttrice e degli operatori”.