Ho inviato una lettera all’assessore Claudia Terzi, all’indomani dell’odissea vissuta dai pendolari che la sera del 24 luglio sono tornati a casa con oltre tre ore di ritardo e che sono stati soccorsi dalla Polizia e dai Vigili del Fuoco, intervenuti sul convoglio rimasto fermo in mezzo ai campi sulla linea Milano-Cremona-Mantova.
L’assessore Terzi ha dichiarato nella seduta di commissione che ci vorranno almeno tre mesi per definire, nei dettagli, insieme a Trenitalia il progetto di superamento di Trenord – e poi un altro anno per dividere in due la società e riorganizzare il servizio. E nel frattempo? I problemi del trasporto ferroviario, pesantemente aumentati negli ultimi mesi, per ammissione dello stesso assessore, non hanno una soluzione nel medio periodo. Palazzo Lombardia non ha un piano per fermare la deriva del servizio di trasporto e i primi treni nuovi non arriveranno prima del 2020. Le responsabilità della Regione sono evidenti, l’assessore e il presidente Fontana non possono cavarsela scaricando il barile su Trenord.
Noi siamo disponibili a contribuire con le nostre proposte e con la volontà di rappresentare i pendolari, ma la Regione dovrà anche impegnarsi a riformare la legge quadro sul trasporto pubblico locale, quella che introdusse i bacini, il cui mancato funzionamento sta bloccando ogni possibilità di sviluppo.
Dopo numerosissimi disservizi, quella che si è verificata il 24 luglio è una situazione senza precedenti. Abbiamo, quindi, chiesto all’assessore di intervenire immediatamente nei confronti di Trenord e Rfi per conoscere nel dettaglio cosa è accaduto ieri sera e mettere in campo quelle azioni necessarie per evitare ulteriori disagi. Per la cronaca, anche il treno di questa mattina, il n.2648 da Mantova verso Milano via Codogno, è stato soppresso.
Non bastano i bonus ai pendolari e non bastano le penali nei confronti di Trenord, occorre prendere in mano la situazione con coraggio e determinazione. Quanto accaduto ieri sera non può essere liquidato come un ulteriore disservizio. C’è qualcosa di più. Trenord non ha più il controllo della situazione. Ed è estate. Cosa succederà quest’autunno?