I 33 consiglieri regionali di maggioranza contrari alla mia mozione che chiedeva a Regione Lombardia di intervenire per ripopolare e rivitalizzare i centri storici mantovani colpiti dal terremoto del 2012, hanno di fatto impedito che oltre 2 milioni di euro venissero investiti a favore delle attività del nostro territorio ancora in sofferenza dopo tanti anni.
Questa mozione giaceva nei cassetti del consiglio regionale da maggio e l’ho presentata su sollecitazione dei sindaci del cratere che hanno visto i loro centri storici spopolarsi per la fuga delle attività commerciali nella vicina Emilia Romagna dopo il sisma di 7 anni fa.
E perché questi imprenditori sono stati attratti dalla regione vicina? Perché i contributi a fondo perduto per riaprire l’attività sono stati consistenti. Forse la Lombardia dovrebbe farsi qualche domanda.
Il mio atto andava incontro a questa esigenza dei comuni del cratere e voleva sollecitare Regione Lombardia rispetto alle risorse che rientreranno nelle sue disponibilità, avanzate dalla prima grossa tranche di 11 milioni per l’emergenza e rimaste inutilizzate, per ridestinarle a queste finalità. Infatti, nella mozione impegnavo il presidente e l’assessore lombardi ad attivarsi per promuovere un bando, sulla scorta di quello redatto dal commissario delegato per la ricostruzione in Emilia Romagna, per favorire il ripopolamento e la rivitalizzazione dei centri storici, incentivando l’insediamento di nuove attività e la riqualificazione e l’ampliamento delle attività economiche e delle professionalità già presenti.
E anche per quanto riguarda un altro importante aspetto della ricostruzione rimasto in sospeso, ovvero le infrastrutture, ho sollecitato l’assessore Terzi, presente in Aula, a rispondere all’invito del presidente della Provincia di Mantova, ma soprattutto ho chiesto che indica quanto prima un vertice per discutere delle infrastrutture non ultimate e che devono essere realizzate.
Ma dall’assessore leghista nemmeno un cenno di risposta. Tuttavia, questo, rispetto alla mia mozione, è un altro argomento e ritengo che non abbia senso, come suggerito da qualcuno, utilizzare quei 2 milioni per realizzare un pezzo di strada, la PoPe, perché le risorse non sarebbero comunque sufficienti per ultimarla. Invece, tutta questa parte di interventi deve rientrare in un ragionamento più ampio di attenzione al territorio.
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